venerdì 25 maggio 2012

25 maggio - Roma : racconto 23, 24 e 25 maggio

23 maggio : Napoli - Gaeta ( 105 km )
Dopo aver visitato Napoli, per quel poco che sono riuscito a vedere ( ho camminato molto ma le distanze da un punto all'altro sono infinite ), ho lasciato l'ostello che erano già le 17.00.
Uscire da Napoli dal lato giusto è stato un bel casino, ho perso quasi un'ora e percorso parecchi chilometri ma una volta lasciata la città alle spalle la confusione è rimasta, nelle cittadine e paesi seguenti che ho passato le indicazioni erano quasi inesistenti; a Capua ero già scarico ma la persona generosa è sempre dietro l'angolo, questa volta un barista.
Dopo una breve carica ho continuato per rettilinei interminabili e ho imboccato la Appia; verso Sessa Aurunca, alle pendici delle montagne, l'Etropolis si è scaricato nuovamente ma ho trovato un ristorante proprio sulla strada.
Mi sono avvicinato al locale e alla porta mi ha accolto affettuosamente un cane maremmano anticipando la stessa accoglienza ricevuta dai gestori, ho messo a caricare il motorino e intanto senza dire nulla il proprietario mi aveva preparato un posto a tavola, non erano nemmeno le 20.00 e non essendoci ancora clienti ho cenato con il pizzaiolo e il cameriere, ho mangiato una squisita porchetta con le patate che mi ha ricordato tanto le Marche. Come sempre il mio viaggio ha suscitato interesse e simpatia e abbiamo chiacchierato fino all'arrivo dei primi clienti, dopo per il resto della sera ho osservato uno strano oggetto luminescente ( ho guardato un film in televisione ) dico strano perchè dopo molti giorni passati in assenza di quello schemo risulta strano e mi sono accorto di quanto ipnotizzi e rimbecillisca, qundo la si guarda tutti giorni però si è abituati e non ce ne si accorge.
Alle 23.30 ho salutato tutti e mi sono avviato in notturna verso Gaeta, mancavano una quarantina di chilometri, un'ora e mezza dopo ero già ficcato nel sacco a pelo e con l'impetuosa musica del mare mosso che entrava nella tenda mi sono addormentato.

24 maggio : Gaeta - Latina ( 73 km )
Vista l'ora di arrivo del giorno precedente mi sono svegliato con molta calma, alle 09.00 stavo ancora facendo colazione nella tenda con i panini di pizza offerti dal pizaiolo di Sessa farciti con le marmellatine rimaste dall'ostello di Napoli. La sera non avevo caricato da nessuna parte e quindi ero quasi scarico, ho preso la strada per Sperlonga e ho deciso di fermarmi da Guido il mozzarellaro, il ristoro in cui ero stato un mese fa con il corso di arrampicata. Non era così ben disposto come avevo sperato, ha storto un po' il naso ma mi ha fatto attacare, dopo aver pranzato da lui ho raggiunto la parete dove ero stato ad arrampicare e non avendo nessun materiale da scalata sono rimasto per terra a contemplare le vie sulla roccia e a godermi la vista sul mare. Dopo un paio d'ore sono tornato al mio mezzo e sono ripartito, poco più avanti mi sono fermato a Sperlonga, volevo visitarla e nel frattempo ho anche rimediato una ricarica. E' sempre bello perdersi tra i vicoletti dei paesi, girare e inoltrarsi fin dentro alle viuzze più buie dove si trova sempre la vecchietta di turno che ti guarda male ( ma signora sto visitando e apprezando il tuo bel paese, cosa ci sara mai di male ? ) tornato dal mio giro la ventola del caricatore non girava più, il motorino era completamente carico e sono partito tranquillamente per Latina.
Arrivato quasi a Latina mi sono fermato in una tavola calda sperando mi venisse offerto qualcosa ma niente, così  mi sono preparato sul fornelletto la "minestra della nonna" Knorr, buona.
Si era fatta ora di nanna e preso il motorino ho raggiunto e passato Latina, poi sono uscito dalla strada principale in cerca di campagne isolate, fatti due chilometri c'erano ancora campi alternati a case, ho deciso comunque di fermarmi e ho messo la tenda in una coltivazione di kiwi, su terreno privato con le case a meno di 300m di distanza.

25 maggio : Latina - Roma ( 72 km )
Questa mattina mi sono svegliato molto presto per paura di incontrare il proprietario, una macchina si è fermata mentre chiudevo la tenda e una signora mi ha detto che era proprietà privata ( era la proprietaria del terreno ), io li ho raccontanto che la sera prima volevo andare in un campeggio ma mi si era scaricato motorino, nessuna delle due cose era vera ma lei ha annuito tranquilla, comunque anche se non li andava bene avevo già dormito e non c'era nulla da fare e da dire.
La seconda era quasi vera, dopo 15 km infatti ero scarico e abbandonato la pontina sono andato in cerca di qualcosa, solo 3 chilometri dopo ho trovato il primo edificio, un officina in cui mi hanno lasciato caricare.
Dopo un po' sono ripartito, soprattutto per noia, lì intorno non c'era niente da fare o vedere; dopo una trentina di chilometri dovevo ricaricarlo e mi sono fermato al bar di un benzinaio, alla mia richiesta il barista mi ha quasi riso in faccia e alzando la voce mi ha detto che doveva aspettare il suo superiore, li ho chiesto se poteva chiamarlo e chiederli se potevo attacarmi ma lui ridendo nervosamente ha detto di no, che non l'avrebbe chiamato. Non avevo tanta voglia di discutere e quindi ho preseguito a 10 km/h sulla strada mentre camion e macchine mi superavano strombazzando, dopo 5-6 km fatti con il motorino al limite mi sono fermato a un ristorante, anche qui il titolare non ne voleva sapere, ha detto che davo fastidio e non aveva nessuna presa diponibile, ma chi voleva prendere in giro ? era una struttura enorme con bar, ristorante, magazzini e altri locali, non mi puoi dire che non hai una presa disponibile !?
Un ragazzo straniero, una specie di sguattero e custode del ristorante aveva ascoltato in disparte mentre spazzava il giardino e quando il ristoratore si è allontanato mi ha detto di seguirlo che mi avrebbe fatto ricaricare lui, a collegato la prolunga alla sua stanza dove dormiva e ha pure portato una bella bottiglia di acqua fresca senza farsi vedere dal suo capo.
E' incredibile, così tanta gente indisposta l'ho trovata solo adesso avvicinandomi alla capitale, il ragazzo in tono scherzoso mi ha detto, "sei pure un loro connazionale ma non ti aiutano, ti trattano come me, come uno straniero, senza generosità".
Dopo una bella ricarica ho salutato e ringraziato il custode e in un attimo ho raggiunto Roma, ora sono alloggiato da un amica di mia mamma e rimarrò qui a riposare fino a Domenica 27.

mercoledì 23 maggio 2012

23 maggio : Napoli

Sono all'ostello la Controra di Napoli, per adesso il più bello, non come struttura ma come ambiente e accoglienza, il bello è che è autogestito, c'è la cucina per potersi fare da mangiare e bisogna lavarsi i piatti dopo la colazione, c'è meno formalità e sembra più di stare a casa che in una struttura alberghiera.
Ora parliamo dell'impresa che è stata arrivare fino a qui !

22 maggio : Salerno - Napoli ( 110 km )
Sul mio itinerario da Salerno a Napoli la distanza da percorrere era di 66 km, ma era quella interna che passava dal versante Est del Vesuvio, io ero convinto che fosse quella che passava la costiera amalfitana ma ripensandoci era impossibile fare così pochi chilometri percorrendo l'intero promontorio.
Io da Salerno tranquillamente ho preso la stradina tortuosa che andava verso Amalfi, dopo mi sono accorto dell'errore ma sarebbe stato stupido tornare indietro.
Guardando il lato positivo, stavo percorrendo un tratto d'Italia splendido, stradine contorte a picco sul mare con centinaia di splendidi agrumeti sui versanti delle "montagne", sarebbe stato tutto più bello se di lì a 2 km non si fosse messo a diluviare, ho indossato il mio k-way e ho proseguito.
Arrivato ad Amalfi volevo fare una visitina alla cittadina ma il tempo era proibitivo, giusto il tempo di andare a prelevare alla posta e sono ripartito; le strade erano molto belle ma erano tutta una curva, strettissime e piene di autobus e pulmini turistici che si incastravano tra le pareti rocciose quindi un continuo accellera e decellera, molte frenate e ripartenze ( distruttivo per il motorino che dopo appena 35 km era scarico ).
Devo dire che la gente che ho incontrato nella costiera amalfitana è stata la meno disponibile, forse perchè sono abituati ai numerosi turisti facoltosi che li riempiono di soldi e quindi chiedere un po' di generosità agli albergatori, ristoratori e negozianti in cambio di nulla da parte mia è troppo o forse sono stato sfortunato e ho trovato le uniche persone non disponibili.
La mia teoria è stata confermata da una cosa, il primo che mi ha fatto ricaricare seriamente, per 3 ore e mezza, è stato un meccanico a San Pietro, dopo Positano, gente semplice e non albergatori troppo gonfi di soldi per offrire generosità.
Mentre ricaricava sono sceso per una stradina piena di tornanti che scendeva al mare, dopo nemmeno 2 chilometri si è messo a diluviare e mi sono rifugiato nel ristorante di un campeggio, l'unica struttura presente in zona.
Mi sono messo a parlare del mio viaggio con il cuoco e il proprietario e intanto il tempo fuori continuava a peggiorare, i nuvoloni scuri erano diventati un tutt'uno con il mare che era diventato grigio, una foschia densissima non faceva vedere più nulla e io iniziavo a temere di non riuscire ad arrivare a Napoli, mi mancavano ancora 52 chilometri.
Dopo quasi 2 ore passate guardando il giro d'Italia ( guarda caso la tappa era passata da Bolzano ) il tempo sembrava migliorato e io mi sono incamminato verso l'officina per recuperare l'Etropolis.
Arrivato in officina ha riniziato a piovere ma io dovevo partire, con una stradina sono riuscito a tagliare Sorrento e ho intravisto all'orizzonte Napoli, sembrava vicina ma appena ho chiesto indicazioni un signore divertito mi ha detto "Sei pazzo, senza autostrada sai quanti paesi devi attraversare ?! sono 15 paesi e ancora 30 chilometri per Napoli !", rincuorato da queste parole ho proseguito per la mia strada, ormai ero un tutt'uno con la pioggia ( ero più bagnato dell'acqua che mi scivolava addosso, lo so è uno strano concetto ).
Mi sono fermato a Torre Annunziata per mangiare una pizza e arancini a 5 euro e con un po' più di carica sono ripartito; ero in una situazione per chiunque insostenibile, mi immergevo in strade con buche profonde 30-40 cm, diluviava e avevo braccia e schiena a pezzi per la strada devastata.
Arrivato finalmente a Napoli ho chiesto per l'ostello, nessuno lo conosceva, e mi hanno mandato da due parti opposte della città e il mezzo si è scaricato un'altra volta, l'ho caricato in un parcheggio notturno e dopo aver avuto le indicazioni corrette ho raggiunto l'ostello percorrendo gli ultimi 500m a piedi, la pioggia non si era fermata un momento e ormai erano le 00.30 !
Che giornata, fino ad oggi la più stancante.

lunedì 21 maggio 2012

21 maggio - Salerno : racconto 19, 20 e 21 maggio

19 maggio : Tricarico - Potenza ( 45 km )
Sono partito dopo aver salutato il meccanico già bello pimpante alle 7 di mattina, sapevo che avevo davanti a me la tappa più impegnativa per il motorino, dovevo arrivare a un valico di 920 m d'altitudine e salire e scendere più volte da varie montagne; la Basilicata è molto bella, bellissime montagne e paesini attaccati alle pendici o in cima a esse, grotte e chiese rupestri un po' ovunque, sembra di tornare indietro all'era primitiva quando l'uomo viveva tra le montagne e sapeva rispettarle e utilizzarle al meglio, è da visitare però in un altro modo, non con il mio motorino.
Sono arrivvato miracolosamente alle porte di Potenza con il motorino che stava per lasciarmi a piedi e ho trovato un bar con dei gestori all'apparenza gentili, mi hanno fatto attaccare e io sono partito a piedi per il mio consueto giro nelle città dove mi fermo. Sono tornato dopo 2 ore al bar che stava chiudendo per la pausa pranzo, non mi hanno neanche salutato e se ne sono andati, una volta partito con il motorino per uscire da Potenza mi sono accorto che il motorino era già scarico, la spina l'avevo trovata ancora attaccata al mio arrivo ma probabilmente avevano interrotto il flusso di corrente. Ero infuriato e ho iniziato a gironzolare per la città ( tutta in salita ) in cerca di negozi aperti o possibili punti di rifornimento ma erano le 14 ed era tutto chiuso, ovviamente il motorino si è scaricato ma io non avevo nessuna voglia di portarmelo in giro a piedi, ero veramente al limite e lì per lì ho deciso di mollare tutto, ho chiamato a casa e ho detto che avrei preso il primo treno per le Marche, non ne volevo più sapere !
Riflettendo un po' più lucidamente mi sono accorto che avrei commesso un grande errore, non potevo buttarmi giù per "così poco", quello che sto cercando di portare avanti con il mio viaggio non poteva essere fermato da questo. Mi sono messo sotto un albero in una radura e ho dormito beatamente per 3 ore in attesa dell'apertura dei negozi, al risveglio ho preso una discesa ( anche se il centro e la maggior parte dei negozi erano dall'altra parte non aveva senso spingere il motorino ) in questi casi quando la sfortuna ti prende è da stupidi andarci contro e cercare di affrontarla, quindi con la discesa, tornando indietro, i problemi sarebbero andati via, scelta che mi ha premiato.
Ho trovato una gelateria-pasticceria in cui sono stato a caricare fino all'orario di chiusura, le signore mi hanno offerto un vassoio pieno di pasticcini e tre cornetti, l'animo era tornato bello alto, e su consiglio di alcuni locali mi sono diretto nel vicino parco per la notte.

20 maggio : Potenza - Stazione di Buccino SA ( 55 km )
Per recuperare qualcosa del ritardo accumulato sarei dovuto arrivare a Salerno ma ormai avevo capito come funzionava in Basilicata, dopo 40 km di montagne il motorino si è sempre scaricato e quindi non ho mai potuto fare lunghe tappe giornaliere.
Ho fatto colazione con le buonissime paste che mi avevano offerto e sono partito, dopo soli 20 km ho deciso di caricarlo, mi sono fermato in un centro della protezione civile dove mi hanno accolto la moglie del presidente e sua figlia.
Parlando con loro ho capito un po' di più di come funzionano le cose in Basilicata e di come loro affrontano il lavori di volontariato, la cosa assurda è che il comune o nessun altro ente pubblico li appoggia, i mezzi e tutti i costi di gestione della struttura sono pagati interamente da loro.
Dopo molte riflessioni e cose che mi sono state dette che non riuscirò mai a comprendere sulla situazione della loro regione ci siamo salutati e io ho iniziato a divallare altre montagne.
Prima di Vietri di Potenza mi sono fermato in una piazzola a mangiare, avevo finito il gas nel fornelletto e ho dovuto improvvisare, ho preso la brioche che mi era rimasta e l'ho farcita con una scatoletta di tonno, un pasto inaspettatamente riuscito, era buona !
Le montagne non mi abbandonavano ma dopo poco il motorino sì, mi ha abbandonato, per fortuna ho trovato sulla strada un ristorante e ho avuto un'altra dimostrazione di accoglienza e generosità favolosa.
Mi è stato offerto un panino, così ho pranzato due volte, poi ho conosciuto il figlio del proprietario, quasi mio coetaneo con cui ho passato tutto il giorno tra una partita a biliardino e una chiacchierata, è rimasto veramente meravigliato dalla mia impresa, ogni volta che aggiungevo una spiegazione o un dettaglio del mio viaggio alle cose già dette lui sbarrava sempre di più gli occhi e sorrideva.
E' arrivata velocemente ora di cena, mi è stata offerta anche quella, e così ho deciso di rimanere a dormire lì nonostante fossi ancora lontano da Salerno; dopo cena altre partite a biliardino, una anche fruttuosa, abbiamo battuto il "re del biliardino" ( il campione del paese ) che ci ha pagato due gelati !
Il proprietario era così interessato al motorino e alla mobilità elettrica che gli è balzata in mente l'idea di aprire una concessionaria Etropolis nel suo paese, per valutare le doti del morino mi ha portato su una salita lunga circa 2 km con pendenze del 18-20 %, terribile però il motorino si è comportato a meraviglia e lui è rimasto soddisfatto, sembrava veramente convinto di aprire la concessionaria, vedremo !
Ho salutato tutti e contento di quella giornata sono andato nel capannone dove avevo preparato la mia tenda, mi sono infilato nel sacco a pelo e mi sono addormentato con una coppia di piccioni che amoreggiava sopra la mia testa.

21 maggio : Stazione di Buccino - Salerno ( 90 km )
Oggi mi sono svegliato alle 6, mi aspettavano molti chilometri di strada e ancora qualche salita.
Dopo circa 40 km, ormai entrato pienamente in Campania, mi sono dovuto fermare in un bar per non rimanere a piedi. Il bar si chiama Gonnella, a Serradarce, Ci tenevano alla citazione !
Sono arrivato circa alle 8 e tra i locali si sono fatti a gara per decidere chi mi doveva offrire la colazione, molto simpatici !
Sono ripartito dopo qualche ora diretto a Salerno, tappa intermedia Eboli in cui ho approfittato di un officina per la ricarica. Altri 20 km e sono arrivato alle porte di Salerno, appena ho visto il cartello ero felice di essere arrivato e riposarmi ma per il centro ho dovuto percorrere altri 19 km, interminabili, Salerno è di un estensione esagerata, non me l'aspettavo. Ho deciso di pernottare in un ostello per vari motivi, non c'erano campeggi in zona, mi è stato consigliato di non campeggiare liberamente in spiaggia e in utimo dovevo farmi una doccia.
Ora, lasciato l'internet point finisco di visitare la città e poi andrò a riposare su un letto ( che bella parola, letto ! )

venerdì 18 maggio 2012

18 maggio : Matera - Tricarico ( 85 km )

Sono a Tricarico, in un negozio di giocattoli che è anche internet point, sono su un tavolino con il computer in mezzo a tante barbie e cicciobello !

Questa mattina ho lasciato a malincuore l'ostello e la città di Matera, una città davvero splendida, magica, sicuramente tornerò per godermela meglio.
Il motorino era stato caricato completamente all'ostello due giorni prima e essendo stato sotto la piopggia di ieri non aveva una piena autonomia.
Uscito da Matera delle splendide colline dorate mi sono spuntate davanti agli occhi, altro che colline e monti marchigiani o toscani, per me questi sono i più belli !
Non so dire perchè di preciso ma quel paesaggio mi ha incantato così tanto che non avevo neanche voglia di fare foto, quasi a voler tenere quella stupenda vista solo per me e poi una foto, per quanto ben fatta non avrebbe reso quel fascino !
Per una quindicina di chilometri ci sono state interminabili discesce ma poi la strada ha cominciato a salire, e salire di molto. Verso Grottole, dopo 50 km mi sono dovuto fermare, questa volta il donatore di corrente è stato il titolare di un officina, pausa pranzo e giro in centro con un signore che mi ha fatto da cicerone e dopo 3 ore sono ripartito.
Ero ad un altitudine di 480m ma per Tricarico, così mi hanno detto i locali, dovevo ancora scendere e poi risalire fino a quota 700m; impresa ardua per il motorino che infatti ha retto fino a 7 km da Tricarico, quelle salite con decine di tornanti non sono proprio adatte a un veicolo elettrico, bisogna ammetterlo.
La fortuna che sembra seguirmi costantemente in questo viaggio mi ha fatto incontrare sulla strada una panda 4x4 che andava a Tricarico, ho improvvisato una fune con la prolunga di corrente che avevo nel sottosella e pian piano siamo saliti fino alla cittadina.
Ora il motorino si sta caricando in un'altra officina, questa sera per la notte speravo di andare in un bosco, ma qui intorno sembra non vedo boschi, dovrò ripiegare in un parco sperando di non trovare altri cani randagi !

mercoledì 16 maggio 2012

16 maggio - Matera : racconto 14 e 15 maggio

Oggi sono arrivato a Matera, per quello che ho visto fino adesso posso dire che è splendida !
Sono di nuovo in una biblioteca ma purtroppo questa volta a pagamento ( 2,50 €  l'ora ! )

14 maggio : Soleto - Marina di Leporano ( 95 km )
Mi sono alzato con molta calma e ho sentito la pioggia che batteva, così ho deciso di aspettare un po' in casa dei miei amici in attesa che il cielo si aprisse, dopo mezz'ora continuava a piovere e ho deciso di partire ugualmente. Scelta azzardata e pagata cara, dopo 3 km di strada ha iniziato a diluviare, avevo il k-way ma era come non averlo, l'acqua mi entrava d'appertutto e forse il tessuto "idrorepellente" contribuiva nel bagnarmi ancora di più, pantaloni impermeabili non ne avevo così ho deciso di tenere i pantaloncini corti, potrebbe sembrare stupido ma la pelle è molto più facile da asciugare che il tessuto di un paio di pantaloni, quindi meno ce n'è, meglio è !
Dopo 15 km, nonostante sia bellissimo stare sotto la pioggia ( rigenera il corpo e tutte le preoccupazioni e i problemi sembrano scivolare via con le goccioline ) non ce l'ho più fatta a resistere e mi sono fermato in un area di servizio per ripararmi e asciugare quel che potevo.
Appena il sole fece capolino tra le nubi ho salutato i gestori con cui nel frattempo avevo chiacchierato e saltai in sella al motorino, volevo arrivare il più possibile vicino a Taranto anche se la tappa prevista era Manduria.
Ho seguito la via Salentina e sono arrivato ad Avetrana, senza dar molta importanza alle vicende di cronaca ho fatto un giro nella cittadina che è molto carina, ho mangiato qualcosa e poi sono ripartito, stavolta verso Nord ( Soleto è stato il punto più a sud raggiunto, adesso risalgo ).
Dopo altri scrosci temporaleschi presi in pieno e l'incontro con un simpatico panettiere che si era proposto ironicamente di farmi da sponsor sono arrivato a piedi al campeggio, il motorino infatti 4 km prima mi aveva abbandonato.
Erano le 21 e il campeggio era già chiuso ma fortunatamente è arrivato un campegigiatore che stava rientrando da fuori, mi ha aperto il cancello e dopo aver telefonato al proprietario abbiamo concordato che avrei pagato la mattina seguente.

15 maggio : Marina di Leporano - Castellaneta ( 60 km )
La mattina mi sono svegliato, ho fatto una bella doccia calda e ho pagato il campeggio a soli 5 €, il prezzo pieno era 12, sono stati proprio gentili !
A 15 km di distanza c'era già Taranto in cui mi sono fermato tutto il giorno per visitarla bene, verso le 18 sono partito in direzione Matera, volevo arrivare in un bel posto tranquillo dove poter mettere la tenda.
A Palagiano sono passato davanti a un benzinaio, in realtà a una "benzinaia" e ho deciso di fermarmi anche se non ero scarico, per stare più tranquillo il giorno dopo. Il titolare mi ha preso subito in simpatia e dandomi del paraculo ( secondo lui andare in giro a spese degli altri attacando la presa di corrente era da paraculo ) mi ha concesso la corrente; è incredibile come attacando la spina del motorino ci si colleghi anche alle persone, entrando subito in contatto; chiunque sia, appena mi attaco e ricevo la loro generosità le persone si aprono e la sensazione di essere sconosciuto l'uno all'altro scompare, è strano e difficile da spiegare ma questa magia mi è successa quasi sempre, è veramente bello condividere così, senza ostacoli o pregiudizi che ci sarebbero magari a casa propria.
Tra la gente del bar, oltre che con la benzinaia, più o meno mia coetanea mi sono fermato a parlare con due ragazzi, uno era un motociclista stile Harley che non riusciva a comprendere la mia generale lentezza del viaggio, dai tempi di ricarica alla velocitò del mezzo, l'altro invece era piuttosto silenzioso e annuiva alle mie affermazioni, aveva capito le mie motivazioni e il mio spirito e sembrava quasi emozionato.
Dopo un ora il bar doveva chiudere e io un po' dispiaciuto me ne sono dovuto andare.
Alcuni locali mi avevano detto che Matera stava a 35, 40 km ( ero sicuro di poterci arrivare ) dovetti ricredermi perchè Matera era a 60 km e con le salite che iniziavano a picchiare mi sono dovuto fermare a Castellaneta, ormai erano le 22 e ho deciso di montare la tenda in un parco.
Vicino al parco c'era una pizzeria, sono entrato e ho chiesto se potevo attacarmi, non  ho mai visto tanta ospitalità, dopo essermi attacato ho mangiato una pizza, al momento di pagare mi hanno detto che me la offrivano. Ci siamo messi a parlare del mio viaggio e di altro, erano tutti molto simpatici, dal pizzaiolo, al proprietario e i suoi figli;  il gestore mi ha pure regalato la maglietta del locale che ho idossato per la foto di rito.
A notte inoltrata ho salutato tutti e ho preso un cannolo per la colazione, anche quello in omaggio, e felice per la bella serata passata in compagnia sono andato nel parco per montare la tenda.

Notte terribile, era zona di cani randagi e in piena notte una decina di cani hanno accerchiato la mia tenda ringhiando e abbaiandomi a 20 cm dalle orecchie, per un attimo mi sono "paralizzato" dalla paura, poi ho tirato un urlo tremendo che li ha fatti allontanare, i loro latratti però mi hanno tenuto compagnia fino all'alba.

sabato 12 maggio 2012

12 maggio - Soleto : racconto del 9, 10 e 11 maggio

9 maggio : Barletta - Adelfia ( Bari )
Come scritto a Bisceglie per ora di pranzo sono arrivato a Bari, dove mi aspettava un ex compagno di università di mia mamma. Ho attacato il motorino al palazzetto dove stava lavorando, la tangenziale di Bari mi aveva lasciato quasi a piedi. Siamo andati a mangiare un boccone e poi ci siamo diretti a casa di Sunny, così si chiamava, che si trova ad Adelfia, quasi 20 km all'interno, non comodissima per l'autonomia del mio mezzo.
Nel  pomeriggio mi ha portato nel centro che ho visitato con calma ( la stessa con cui affronto l'intero viaggio ) fervevano i preparativi per la festa di San Nicola, patrono di Bari, peccato non aver assistito alla festa vera e propria in serata.
La sera giocava la squadra di pallacanestro di Sunny, partita persa e incazzatura inevitabile; stanchi e adirati ( adirato era solo lui, io non avevo visto una bella partita ma ovviamente non mi turbava tanto ) siamo tornati a casa dove ci aspettava una spaghettata notturna, erano già le 23. Abbiamo calato la mia prolunga dal balcone, per la prima volta è servita quasi l'intera lunghezza, 30 m, e il motorino a preso a caricare mentre io mi sono disteso sul divano del salotto, sempre meglio che dormire in tenda.


10 maggio : Adelfia - Il Capitolo ( Monopoli ) 63 km
La mattina, dopo una lunga dormita., sono partito per il sud, solo per tornare a Bari ho percorso già 20 km, fatti tutti a massima velocità per stare dietro a Sunny che mi ha indicato la strada da imboccare.
Ero un giorno in ritardo e invece che fermarmi a Monopoli, per cercare di recuperare volevo avvicinarmi il più possibile a Brindisi e trovare un campeggio. Sulla strada ho incontrato Polignano a mare, il giorno prima avevo sentito su TG Norba che l'intero cast di Beautiful era passato di lì per girare delle scene, non che me ne fregasse ma significava che quel posto doveva essere molto bello, in effetti l'ho visitata e meritava !
Sono sceso ancora più giù e arrivato a Monopoli dovevo caricare il motorino, chiesi in una gelateria e mi fecero attaccare senza tante storie.
Dopo il mio giro per la città durato 2 ore e mezza sono tornato a riprendermi il motorino ma notai la prolunga staccata e bella arrotolata accanto all'Etropolis, meravigliato entrai per chiedere spiegazioni, il titolare bello allegro mi disse che l'avevano staccata 2 ore fa, rimasi a bocca aperta e per non mandarli a quel paese uscì subito dal locale e presi le mie cose, erano di un arroganza tremenda e dico, se non mi vuoi aiutare me lo dici primi così trovo qualcuno più disponibile, non fingi grande generosità per poi prendermi per i fondelli !
Con quella misera ricarica sapevo di non andare tanto oltre, 7 km più avanti fortunatamente ho tovato un campeggio, voleva da me 15 €, roba da pazzi, lo stesso prezzo che faceva ai camperisti, dopo qualche trattativa siamo arrivati a 10 €, mi sono sistemato per la notte e maledicendo i gelatai mi sono addormentato.

11 maggio : Il Capitolo - Soleto ( in campagna ) 150 km
Alla partenza dal campeggio non mi sarei mai immaginato una giornata così lunga, demotivante e faticosa ma ha avuto anche i suoi lati positivi.
La mattina, smontata la tenda e preparati i bagagli sono partito con meta prevista un campeggio a Torre San Gennaro. Ho seguito la litoranea in direzione Brindisi, poi non so come ma mi sono ritrovato su una strada con direzione obbligatoria Ostuni, poco male, mi avevano detto che era un bel paese e ho proseguito, ho deciso di lasciare il mio zaino alla polizia e per il motorino ho trovato un meccanico con annesso autolavaggio che mi ha fatto attaccare. Mi sono incamminato per il centro ma il caldo mi ha fatto deviare in un parco dove su una panchina ho incontrato un trentino con il suo bambino, per di più imprenditore nel campo delle energie rinnovabili, dopo una chiacchierata in compagnia di 3 operai locali in pausa pranzo mi ha offerto il un panino e una bevuta. Passate le ore più calde ci siamo salutati e ho fatto il mio bel giro per il paese.
Il tempo è volato ed essendo passate più di 3 ore una volta tornato al motorino vidi che si era accesa la spia verde, era completamente carico !
Mi è balzata in mente l'idea di arrivare fino a Soleto in una tirata ma ripensandoci ho cambiato idea, mi sono diretto verso Brindisi che era a circa 30 km da lì, poi passato anche Brindisi mi sono avvicinato alla costa in cerca del campeggio, tutti chiusi.
Continuavo ad andare avanti, sempre più a sud, alla ricerca di campeggi aperti ma niente, la sorte non era dalla mia parte, dopo molti chilometri sono arrivato a Torre Chianca con il motorino scarico e ho scoperto di essere a soli 9 km da Lecce. Ho contattato i mie amici di Soleto e abbiamo concordato che li avrei raggiunti in nottatata. Ho trovato un alimentari e mi sono attaccato dopo l'approvazione del proprietario, ho rovistato nella mia piccola dispensa e mi sono preparato una pasta con dei cuori di carciofi un po' acerbi rubati in un campo lì vicino e alle 22, dopo 2 ore di attesa sono partito per Soleto, che doveva essere a soli 35 km da me.
Sono arrivato a Lecce senza problemi ma un signore mi ha dato le indicazioni sbagliate e mi sono diretto verso lo Ionio, nella costa pugliese opposta, poi mi è venuto in mente di guardare la cartina e sono tornato indietro. A 15 km da Soleto però il motorino mi ha lasciato a piedi e ho deciso di dormire, ho aperto la tenda sul ciglio della strada, oltre al motorino era scarico anche il cellulare e non ho potuto avvisare i  mie amici che mi stavano aspettando a casa.


Questa mattina sono arrivati con il loro pick up e mi hanno trainato fino a casa, ora mi riposo per due giorni, ripartirò il 14 in direzione Taranto.


mercoledì 9 maggio 2012

9 maggio - Bisceglie : racconto 7 e 8 maggio

Sono in una biblioteca, tanto per cambiare, in questo caso in quella di Bisceglie, davanti a me ho 30 km per Bari dove mi aspetta un amico di mia mamma ma il motorino andava caricato e ne ho approfittato per fare un giro in paese.

7 maggio : Lesina - Vieste ( 90 km )
La strada davanti a me era lunga e già sapevo di dovermi fermare a ricaricare il mezzo più di una volta.
Sono partito in tarda mattinata dopo aver fatto un giro al mercato di Lesina e comperato alcune cose dimenticate a casa ( per esempio un paio di lamette ).
Mi era stato consigliato di fare la strada a scorrimento veloce per arrivare a Vieste, ma non è il modo in cui voglio viaggiare, così sono andato sulla costa e ho fatto la litoranea, nei pressi del lago di Varano una simpatica vecchietta mi ha venduto un chilo di cozze per 1 €, più avanti sui tavolini di un bar chiuso ho provato a cucinarle con un po' di limone, ma non avendo staccato bene la barbetta dalla conchiglia si sono cotte rimanendo attaccate alle pareti delle valve, va bè, erano buone lo stesso !
Dopo Rodi Garganico, che ho visitato, si è scaricato il motorino e mi sono dovuto fermare in un ristorante a S. Menaio.
Fuori ha iniziato a piovere così ho deciso di stare lì mangiare una bella cena di pesce, dopo una settimana di pasta al tonno e scatolette varie era necessario e meritato.
Nell'attesa degli antipasti ho ascoltato il mio primo TG dopo una settimana, le notizie ai più sembrerebbero importanti, Putin che torna al potere, la crisi greca e via dicendo ma in quel momento davanti alle mie portate non mi interessava proprio nulla .
Finito di piovere, sono partito per Vieste, è stata la prima volta che ho viaggiato in notturna.
Entrato nel centro storico inizio a sentire il suono di trombe e altri fiati, giusto in tempo per assistere al concerto della banda cittadina che ha coinvolto in una grande festa tutti i cittadini e anche qualche forestiero come me.
Ormai a notte fonda mi sono allontanato dal centro e diretto da qualche parte in cerca della sistemazione per la tenda, ho trovato una piazzola in una radura, il mare era molto vicino, lo sentivo, ma solo la mattina seguente con la luce dell'alba mi accorsi di essere in cima a una scogliera sul mare, magnifico !

8 maggio : Vieste - Barletta ( 110 km )
Entrando nel Gargano, non era previsto ma ne è valsa veramente la pena, ero e sono tutt'ora un giorno indietro rispetto alla tabella di marcia, arriverò oggi a Bari invece di ieri, niente di grave.
Sono partito da Baia di Campi, avevo scoperto dove mi trovavo, alle 13 dopo aver caricato il mitico Etropolis per tutta la mattina in un campeggio, la strada era molto bella ma pessima per il mio motorino, un continuo saliscendi.
A Manfredonia infatti era già scarico, non c'è problema, una presa e delle persone cortesi si trovano ovunque, sono entrato al porto e ho trovato un baretto, il proprietario meravigliato che venissi da Pesaro e incuriosito dal mio viaggio mi ha fatto attacare ben volentieri.
Nel frattempo ho fatto una visita al paese e rimediato un biglietto gratutito per entrate al castello.
Tempo due ore e sono andato a riprendermi il mezzo, in teoria volevo arrivare a Margherita di Savoia ma 5 km prima del paese, in mezzo alle paludi il motorino si è fermato ( si chiama riserva delle saline di Margherita di Savoia ma a parte l'ultimo tratto il resto sono campagne e paludi ) lo sa anche il mio casco che ha visto  spiaccicarsi centinaia di moscerini.
Per mia enorme fortuna ho trovato un signore con un furgoncino, tipo Fiorino, che stava lasciando il suo terreno, abbiamo montato il motorino nel cassone e tutto contento ha detto che mi avrebbe portato a casa sua a Barletta, mi avrebbe fatto mangiare e mi avrebbe preparato un letto in una piccola casetta di legno vicino a casa sua.
Io ero entusiasta ma un po' meno quando arrivammo a destinazione, la moglie che lo aspettava fuori dalla porta era arrabbiattissima con il marito per aver portato uno sconosciuto in casa ( non ha tutti i torti ) e ha ordinato al marito di portarmi via dalla sua vista. Il signore era imbarazzatissimo e la cosa era reciproca, non sapevo come scusarmi dell'accaduto ma dopo tutto ha deciso lui di portarmi a casa, non le lo aveva chiesto nessuno.
Così mi ha portato nella piazza dove potevo mangiarmi una pizza e ci siamo salutati, i gestori del ristorante e un gruppetto di locali si sono radunati intorno a me e con il solito stupore mi hanno guardato bene in faccia per capire se ero un pazzo o no.
Ovviamente mi hanno fatto attaccare il motorino e ho ordinato un'ottima pizza, la affumicata ( scamorza e speck ) per soli 5 € !
A notte inoltrata sono andato in spiaggia e come al solito ho preparato l'accampamento, ormai è diventato così naturale che non mi pesa per niente, in 2-3 minuti riesco a montare la tenda, stendere il materassino e il sacco a pelo e ficcarmici dentro in un attimo.

lunedì 7 maggio 2012

3, 4, 5 e 6 maggio : riassunto delle puntate precedenti

Ora mi trovo alla biblioteca comunale di Lesina, cittadina all'inizio del promontorio del Gargano, in questi giorni praticando campeggio libero e non trovandomi mai in una città mi è stato impossibile aggiornare il blog. Ora descriverò brevemente le varie giornate che ho trascorso.

3 Maggio : Pollenza - Cupra Marittima ( 70 km )
Come scritto in precedenza dovevo arrivare in un'area camper attrezzata a Pollenza ma non era attrezzata e sulla piazzola c'era una carovana di tir e roulotte ( era un gruppo di persone proprietari di un Luna Park viaggiante ). Dopo un po' di storie hanno deciso di farmi attaccare alla loro presa.
Al risveglio dalla prima dormita in tenda sono partito per il sud, meta prevista San Benedetto del Tronto.
A metà strada ho ricaricato un oretta da un produttore di pannelli fotovoltaici tutto entusiasta della mia impresa, è stata la prima vera ricarica pulita !
Nel pomeriggio, a Pedaso, ho incrociato mia sorella di ritorno da un tirocinio nel carcere di Vasto che mi ha dato una pasta a cottura più breve, spazzolino e dentifricio ( l'unica cosa che avevo dimenticato a casa ! ) e un po' di dolciumi. Ci siamo salutati e io ho proseguito in direzione Sud, nel pomeriggio tardi ho deciso di fermarmi in un camping prima di San Benedetto, a Cupra marittima e elemosinando sono riuscito ad avere per soli 5 € piazzola tenda, elettricità, doccia calda e accesso al mare di cui ho approfittato facendo il mio primo bagno della stagione.

4 maggio : Cupra Marittima - Francavilla al mare ( 80 km )
Partito dal camping il mattino presto, poi a San Benedetto mi sono fermato per visitarla, era anche giorno di mercato. Giù dritto fino a Pescara con una breve ricarica in un camping ( gratuita ).
Pescara volevo visitarla ma non mi fidavo a lasciare il mio grande bagaglio sul motorino quindi sono andato alla stazione dove esiste ancora il deposito bagagli e per 3 € l'ho lasciato lì. Ho fatto un giro a Pescara, non conoscendola non sapevo cosa aspettarmi ma direi che non è un bel posto, a mio parere.
Il centro è un grande viale pieno di negozi, c'è un unica chiesa prima del viale e il lungomare è carino ma niente di speciale; il centro storico io non l'ho trovato, non so neanche se esista.
Per la notte sono sceso ancora di qualche chilometro, a Francavilla al mare e ho campeggiato sulla spiaggia, bello, unico inconveniente, una ragazza mezza ubriaca mi ha pisciato sulla tenda !

5 maggio : Francavilla al mare - Vasto ( 60 km )
Partito da Francavilla, ma il motorino era completamente scarico dal giorno prima, mi sono fermato in un bar a fare colazione e l'ho caricato un pochino lì. Più avanti a Lido Riccio ho trovato un camping fatiscente con una presa, non c'era nessuno e mi sono attaccato, una mezz'ora dopo è arrivato il proprietario ( viste le condizioni del campeggio pensavo fosse abbandonato e invece no ) molto cordialmente mi ha detto che potevo rimanere a caricare quanto volevo. Così ho preso la mia macchina fotografica e sono salito per una stradina che portava ad un colle, intanto sotto di me il proprietario del campeggio con un suo amico facevano grossi lavori, probabilmente dovevano rendere presentabile il campeggio per la stagione estiva in arrivo.
Dopo due ore passate a camminare tra i campi sono sceso e ripartito per Vasto.
Da quella località fino a Vasto c'è una zona molto bella, la costa dei trabocchi ( le casette di legno su palafitta dei pescatori ). A Vasto mia sorella mi aveva messo in contatto con un educarice del carcere che mi ha fatto rilasciare dal responsabile del Parco naturale di Punta Aderci un permesso per campeggiare nella riserva.
Prima della riserva mi sono fermato alla Trattoria Ferri, dove mi era stato detto di andare per caricare il motorino. Incuriositi da me e dal mezzo un gruppo di locali si è avvicinato e mi ha riempito di domande, preso confidenza mi hanno portato a vedere la spiaggia, fino ad ora è stata la giornata più bella, erano davvero simpatici e tra una chiacchierata e una bevuta è volato via il pomeriggio. Fatta la cena con il mio fornelletto e preparato il giaciglio mi sono messo a dormire in una notte umidissima.

6 maggio : Vasto - Lesina ( 85 km )
La mattina del 6 maggio ho visitato il Parco in cui ho dormito, un gioiellino anche se i locali mi hanno detto che era più bello prima che istituissero la riserva. Il mio itinerario prevedeva di raggiungere San Severo ma seguendo il consiglio dei "Vastesi" ( spero si dica così ) mi sono diretto verso il Gargano, non vorrei discriminare niente e nessuno ma passare per il Molise non è stato bellissimo, non c'è quasi nulla, nè paesi nè colline o chiese, monumenti...
Forse è stata la strada che ho fatto io ma per 25 km esatti oltre a un campeggio gigante e un centro commerciale non ho visto altro, anche i campi, pochi sono coltivati. è una zona strana.
Alla 18 sono arrivato a Lesina, la mia idea era di trovare un campeggio a basso costo ma non c'erano campeggi, mi sono dovuto fermare in una area di sosta camper e pagare 12 € , in un giorno ho speso la stessa cifra che ho pagato in una settimana.
Ora lascio la biblioteca e spero di arrivare a Vieste.

mercoledì 2 maggio 2012

2 Maggio, Montesicuro - Macerata - Pollenza ( forse )

Questa mattina, con il cielo sereno, sono partito alle 09.00 da Montesicuro.
Ho affrontato la strada con calma, oggi era una tappa breve, 40 km fino a Macerata e mi sono goduto la splendida strada panoramica che passa per Montefano.
Alle 12.00 con il motorino abbastanza carico sono arrivato a Macerata dove mi aspettava una mia amica, da esperta montanara mi ha guidato a passo svelto per il centro città. Visita obbligata al museo della carrozza, molto interessante ( oltre a numerosi esemplari di carrozze corredati da spiegazione tecnica e storica c'è ne una in cui si possono percorrere virtualmente dei percorsi in terra marchigiana ) usciti dal museo chi c'era ad aspettarci ? la mitica pioggia, che mi accompagna fin dalla partenza, speriamo finisca presto !

Ora sto scrivendo "abusivamente" dalla biblioteca statale della Facoltà di Filosofia e il motorino è a caricare in un  bar del centro, fuori la pioggia continua a cadere.
Tra un oretta lascerò Macerata per raggiungere un area camper a Pollenza, lì dovrei trovare il posto per la tenda !

martedì 1 maggio 2012

1 maggio, San Giorgio di Pesaro - Montesicuro ( AN )

Come primo giorno di viaggio è stato bello intenso !
Questa mattina con mia madre abbiamo organizzato un bel rinfresco e invitato gli amici ad assistere all'inizio del viaggio, tra una birra e una pizzetta sono partito da casa poco prima delle 12.00 alla volta di Ancona.
Sono partito con calma e mantenendo una velocità di crociera di 40 km/h sono arrivato a Falconara senza nessun problema, dopo poco percorrendo la statale mi sono ritrovato dentro alla superstrada ( cosa vietata al mio motorino ) e percorsi 5 km mi si è scaricata la batteria, avevo fatto in tutto 50 km, non pensavo che il carico di attrezzatura e cibo diminuisse così tanto l'autonomia !
Per fortuna ho trovato una stazione di servizio Autogrill, ho chiesto una presa di corrente al barista che dopo qualche occhiata dubbiosa mi ha portato dietro all'edificio in un piccolo magazzino.
Mi sono attaccato e ho iniziato a leggere un libro nell'attesa, dopo 1 ora e mezza convinto che mi bastasse sono ripartito e mi sono messo in contatto con la mia amica che mi aspettava a Montesicuro.
Per arrivare al paese ho percorso una salita decisamente esagerata per il mio mezzo, arrivato quasi a destinazione ho sentito la mia mia amica che mi ha detto di scendere a valle per vederci, io pensavo per arrivare a casa sua, invece no, la sua casa era in cima al monte appena persorso.
A quel punto però il motorino non ce l'ha più fatta, anche l'ora e mezza di carica è sfumata e in soccorso é arrivato questo  http://www.utvblog.net/wp-content/uploads/2010/10/Polaris-RangerXP_BrowningCamo.jpg%20che mi ha trainato fino all'arrivo, per di più sotto la pioggia !
Km percorsi : 72


E' stato tutto sommato divertente ma soprattutto molto utile per capire l'autonomia reale a pieno carico, ora che scrivo il motorino è in carica al sicuro dentro a un garage e pronto per raggiungere domani Macerata !




Una folla di curiosi ascolta interessata la spiegazione del mio viaggio !