venerdì 25 maggio 2012

25 maggio - Roma : racconto 23, 24 e 25 maggio

23 maggio : Napoli - Gaeta ( 105 km )
Dopo aver visitato Napoli, per quel poco che sono riuscito a vedere ( ho camminato molto ma le distanze da un punto all'altro sono infinite ), ho lasciato l'ostello che erano già le 17.00.
Uscire da Napoli dal lato giusto è stato un bel casino, ho perso quasi un'ora e percorso parecchi chilometri ma una volta lasciata la città alle spalle la confusione è rimasta, nelle cittadine e paesi seguenti che ho passato le indicazioni erano quasi inesistenti; a Capua ero già scarico ma la persona generosa è sempre dietro l'angolo, questa volta un barista.
Dopo una breve carica ho continuato per rettilinei interminabili e ho imboccato la Appia; verso Sessa Aurunca, alle pendici delle montagne, l'Etropolis si è scaricato nuovamente ma ho trovato un ristorante proprio sulla strada.
Mi sono avvicinato al locale e alla porta mi ha accolto affettuosamente un cane maremmano anticipando la stessa accoglienza ricevuta dai gestori, ho messo a caricare il motorino e intanto senza dire nulla il proprietario mi aveva preparato un posto a tavola, non erano nemmeno le 20.00 e non essendoci ancora clienti ho cenato con il pizzaiolo e il cameriere, ho mangiato una squisita porchetta con le patate che mi ha ricordato tanto le Marche. Come sempre il mio viaggio ha suscitato interesse e simpatia e abbiamo chiacchierato fino all'arrivo dei primi clienti, dopo per il resto della sera ho osservato uno strano oggetto luminescente ( ho guardato un film in televisione ) dico strano perchè dopo molti giorni passati in assenza di quello schemo risulta strano e mi sono accorto di quanto ipnotizzi e rimbecillisca, qundo la si guarda tutti giorni però si è abituati e non ce ne si accorge.
Alle 23.30 ho salutato tutti e mi sono avviato in notturna verso Gaeta, mancavano una quarantina di chilometri, un'ora e mezza dopo ero già ficcato nel sacco a pelo e con l'impetuosa musica del mare mosso che entrava nella tenda mi sono addormentato.

24 maggio : Gaeta - Latina ( 73 km )
Vista l'ora di arrivo del giorno precedente mi sono svegliato con molta calma, alle 09.00 stavo ancora facendo colazione nella tenda con i panini di pizza offerti dal pizaiolo di Sessa farciti con le marmellatine rimaste dall'ostello di Napoli. La sera non avevo caricato da nessuna parte e quindi ero quasi scarico, ho preso la strada per Sperlonga e ho deciso di fermarmi da Guido il mozzarellaro, il ristoro in cui ero stato un mese fa con il corso di arrampicata. Non era così ben disposto come avevo sperato, ha storto un po' il naso ma mi ha fatto attacare, dopo aver pranzato da lui ho raggiunto la parete dove ero stato ad arrampicare e non avendo nessun materiale da scalata sono rimasto per terra a contemplare le vie sulla roccia e a godermi la vista sul mare. Dopo un paio d'ore sono tornato al mio mezzo e sono ripartito, poco più avanti mi sono fermato a Sperlonga, volevo visitarla e nel frattempo ho anche rimediato una ricarica. E' sempre bello perdersi tra i vicoletti dei paesi, girare e inoltrarsi fin dentro alle viuzze più buie dove si trova sempre la vecchietta di turno che ti guarda male ( ma signora sto visitando e apprezando il tuo bel paese, cosa ci sara mai di male ? ) tornato dal mio giro la ventola del caricatore non girava più, il motorino era completamente carico e sono partito tranquillamente per Latina.
Arrivato quasi a Latina mi sono fermato in una tavola calda sperando mi venisse offerto qualcosa ma niente, così  mi sono preparato sul fornelletto la "minestra della nonna" Knorr, buona.
Si era fatta ora di nanna e preso il motorino ho raggiunto e passato Latina, poi sono uscito dalla strada principale in cerca di campagne isolate, fatti due chilometri c'erano ancora campi alternati a case, ho deciso comunque di fermarmi e ho messo la tenda in una coltivazione di kiwi, su terreno privato con le case a meno di 300m di distanza.

25 maggio : Latina - Roma ( 72 km )
Questa mattina mi sono svegliato molto presto per paura di incontrare il proprietario, una macchina si è fermata mentre chiudevo la tenda e una signora mi ha detto che era proprietà privata ( era la proprietaria del terreno ), io li ho raccontanto che la sera prima volevo andare in un campeggio ma mi si era scaricato motorino, nessuna delle due cose era vera ma lei ha annuito tranquilla, comunque anche se non li andava bene avevo già dormito e non c'era nulla da fare e da dire.
La seconda era quasi vera, dopo 15 km infatti ero scarico e abbandonato la pontina sono andato in cerca di qualcosa, solo 3 chilometri dopo ho trovato il primo edificio, un officina in cui mi hanno lasciato caricare.
Dopo un po' sono ripartito, soprattutto per noia, lì intorno non c'era niente da fare o vedere; dopo una trentina di chilometri dovevo ricaricarlo e mi sono fermato al bar di un benzinaio, alla mia richiesta il barista mi ha quasi riso in faccia e alzando la voce mi ha detto che doveva aspettare il suo superiore, li ho chiesto se poteva chiamarlo e chiederli se potevo attacarmi ma lui ridendo nervosamente ha detto di no, che non l'avrebbe chiamato. Non avevo tanta voglia di discutere e quindi ho preseguito a 10 km/h sulla strada mentre camion e macchine mi superavano strombazzando, dopo 5-6 km fatti con il motorino al limite mi sono fermato a un ristorante, anche qui il titolare non ne voleva sapere, ha detto che davo fastidio e non aveva nessuna presa diponibile, ma chi voleva prendere in giro ? era una struttura enorme con bar, ristorante, magazzini e altri locali, non mi puoi dire che non hai una presa disponibile !?
Un ragazzo straniero, una specie di sguattero e custode del ristorante aveva ascoltato in disparte mentre spazzava il giardino e quando il ristoratore si è allontanato mi ha detto di seguirlo che mi avrebbe fatto ricaricare lui, a collegato la prolunga alla sua stanza dove dormiva e ha pure portato una bella bottiglia di acqua fresca senza farsi vedere dal suo capo.
E' incredibile, così tanta gente indisposta l'ho trovata solo adesso avvicinandomi alla capitale, il ragazzo in tono scherzoso mi ha detto, "sei pure un loro connazionale ma non ti aiutano, ti trattano come me, come uno straniero, senza generosità".
Dopo una bella ricarica ho salutato e ringraziato il custode e in un attimo ho raggiunto Roma, ora sono alloggiato da un amica di mia mamma e rimarrò qui a riposare fino a Domenica 27.

4 commenti:

  1. Cavoli Flavio, sai che mi rattrista sentire della gente ignorante che incontri! Comunque vai e continua ad illustrarci l'Italia!!! :D

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    1. E' inutile rattristarsi, quelle persone ci sono e ci saranno sempre; è molto meglio pensare alla maggior parte della gente che ho incontrato, disponibile e aperta.
      Spero che d'ora in poi, salendo al Nord rimanga così e quello che è successo a Roma non sia un avvertimento della disponibilità che troverò !

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  2. Io lo sò molto bene come ci si sente ... tu pensa che io ho avuto problemi a Verona (e ben 2 volte): la prima ero in gita e dopo aver girato 5 bar che ovviamente "non avevano" una bottiglia d'acuqa..al sesto l'ho trovata e comprata..e io pensavo va bé sarà un caso..la seconda volta ero in un campeggio con i miei e i vicini erano andati dal proprietario per farci spostare..notivo? Indovina un pò? voleva solo Milanesi accanto a sè..cmq Tranquillo chi la dura la vince !!! ;)
    ps: il 9 ci sarà la cena del Cai tu ovviamente non ci sarai..volevo domandarti:vuoi che te lo prenda io il tuo Diploma? o preferisci prenderlo poi da Lupo? Buona serata! Ciao ciao :)

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